E l[Mim]ungo il te[Lam]vere che andava lento l[Re]ento
noi ci perde[Sol]mmo dentro il rosso di un tra[Do]monto
fino a g[Fa]ridare i nostri nomi contro il [Si7]vento.
“Tu fai sul s[Mim]erio o no?”
Tra un valzer p[Lam]azzo cominciato un po’ per [Re]caso
tra le sue s[Sol]morfie e le mie dita dentro il n[Do]aso
noi due inciam[Fa]pammo contro un bacio all’improv[Si4]viso[Si7]
E’ troppo[Mim] bello per essere vero, per esser[Mi7]e vero, per essere vero.
Amore [Lam]mio, ma che gli hai f[Fa#7/4]atto tu a quest’aria che re[Sim]spiro
e come [Mi7]fai a starmi dentro ogni pe[Lam7]nsiero
giuralo an[Lam6]cora che tu esisti per da[Si4]vvero.
A[Mi7]more m[Lam]io, ma che cosa [Fa#7/4]hai tu di diverso dalla g[Sim]ente?
Di fronte a [Mi7]te che sei per me così imp[Lam]ortante
tutto l’a[Lam6]more che io posso è proprio [Si4]niente.
E dopo a[Lam]ver riempito il cielo di pa[Re]role
comprammo il p[Sol]ane appena cotto e nacque il [Do]sole
che ci sorp[Fa]rese addormentati sulle s[Si7]cale, la mano n[Mim]ella mano.

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